Amelia Assisi 15 – 22 agosto 2008
camminano con tutto il cuore, ma…senza né arte, né tecnica, né parte! Siamo partiti inetti, e ritorniamo, tali e quali… forse con qualche luce in più! Il cammino è ancora molto lungo! Si riparte, dopo un anno, a camminare per Dio.
Abbiamo ripreso i passi dell’anno precedente, che ci avevano portato da Roma ad Amelia, questa volta da Amelia ad Assisi, un altro tratto del cammino della Luce. Tappa dopo tappa, anno dopo anno, i piccoli pellegrini, provano a crescere, proseguendo il cammino.
Quest’anno essendo il Giubileo Mariano di Lourdes, abbiamo pellegrinato con Maria, che è rimasta con noi lungo tutto il viaggio; per ricordarci che …Lourdes è in mezzo a noi.
Maria, è rimasta con noi
Siamo partiti il 15 Agosto per arrivare il 22, giorno di Santa Maria Regina, da Amelia, città di Maria, “vestita” a festa, di luci e di canti, per l’occasione.
Amelia è stata la nostra Lourdes
Da Amelia, ci siamo diretti a Castel dell’Aquila, per poi giungere a Todi. Abbiamo visitato il paese, incontrato le Clarisse e le Serve di Maria che ci hanno ospitato. Siamo arrivati a Colvalenza al santuario dell’Amore Misericordioso, per poi giungere al santuario della Madonna dei Bagni, e da lì a Santa Maria degli Angeli. Abbiamo visitato Assisi e Rivotorto per poi ripartire verso Ponte San Giovanni per partecipare all’inaugurazione di un nuovo ospedale per i pellegrini della Confraternita di San Jacopo di Compostella.
Siamo partiti con Maria da Amelia ad Assisi, per poi ricongiungersi con altri pellegrini a Ponte S. Giovanni.
I nostri zaini pieni di speranze e di attese, sono carichi di fatica, e del bisogno di camminare ancora.
La nostra “guida “La nostra guida è DIO che si serve delle nostre mani. In questo caso le mani ed il cuore di un nostro caro amico, che ci ha accolti, ci ha serviti, ci ha fatto luce sulla nostra strada.La nostra “guida”, il responsabile del cammino della Luce, talvolta ha camminato accanto a noi, mostrandoci la Bellezza della storia, dell’arte; ci ha insegnato e ricordato il cammino di quei primi pellegrini che avevano deciso e iniziato il “Santo Viaggio”, attraverso il quale, avevano cambiato radicalmente vita. Partivano e non sapevano se tornavano, cercavano un Volto, una presenza….il Volto di Dio, che trasformava la loro vita di ladri, impostori, delinquenti, in uomini nuovi.
I passi del camminoIn quei passi, nella fatica di lasciare tutto; case, cose, sicurezze, ritrovavano qualcosa… Cosa trovavano per cambiare totalmente rotta? Un Volto, quel Volto che la Veronica, aveva asciugato trasfigurato dalle ferite; il Volto che ha incontrato Maria Maddalena, ed è diventata da Prostituta, una grande Santa.Anche noi camminiamo dietro a loro cercando quel Volto per essere in Esso trasformati.
Si racconta che S. Francesco, un giorno pellegriando con i suoi frati li invita a pregare per alleggerire la fatica. Alla sera, quando tutti i frati si riuniscono per condividere, si interrogano su ciò che hanno meditato lungo il cammino, ognuno parla della sua esperienza, infine chiedono a Francesco, cosa avesse pensato, così lui comunica ai suoi fratelli di aver iniziato a dire il Padre Nostro, e di essersi fermato per tutto il percorso sulle due prime parole, tanta era la sua commozione “Padre……..Nostro”.
Sguardo sull’eternità
I nostri occhi, dai piedi si sono sollevati, intorno a noi, fino ad innalzarsi al cielo. E’ lì che abbiamo riposto le nostre speranze, le nostre domande, i nostri sforzi; è lì che tendiamo, e siamo diretti; è da lì che troviamo la forza ed il significato di camminare ancora, anche quando il cielo non si vede più!“Grazie Padre per il tuo sguardo su di noi!”
Al traguardo della vita, troveremo quelli che ci hanno preceduti, e quelli che ci seguiranno ancora,se pur da strade diverse, ci rincontreremo, se le nostre orme e la nostra fatica sono rivolte verso l’Eterno. In questa strada, Maria ci ha accompagnati, ci ha guidati e condotti al termine del nostro viaggio. Per andare avanti nel cammino, soprattutto nelle tappe più dure, abbiamo bisogno di una madre, “perché quando c’è una madre, si può dire che non ci sono pene insopportabili, in quanto il loro peso non si scarica più solamente sulle nostre spalle:
… è il cammino di tutti gli uomini.
Camminando, ancora una volta ci siamo rispecchiati in noi stessi, ed in tutto il nostro limite, che il viaggio ci svela. Gli attaccamenti, l’egoismo, i nostri bisogni, la fragilità insita nella nostra stessa carne.
Infine i nostri passi si sono ricongiunti con quelli di altri pellegrini, l’ultimo giorno il nostro cammino è diventato il cammino, dei fratelli della Chiesa.
E’ il nostro cammino che ci ricorda che questo “Santo viaggio”, non l’abbiamo intrapreso da soli, ma con miriadi di popoli, che hanno deciso di cambiare vita per l’eternità
Maria Madre dei Pellegrini e Madre nostra sotto il Tuo Manto ci rifugiamo.“Maria è al nostro fianco per portare le pene più pesanti“. (M.Speranza Collevalenza)
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