Cammini Francescani della Valle Teverina, dei Monti Amerini e delle Terre dei Protomartiri
Sono itinerari che collegano i siti francescani più significativi della provincia di Terni per il passaggio documentato di San Francesco e per essere i luoghi di nascita dei cinque suoi seguaci che nel 1220 subirono il martirio in Marocco, ove erano stati inviati dal Santo di Assisi a predicare il Vangelo. Si tratta di Berardo da Calvi dell’Umbria, Pietro da San Gemini, Ottone da Stroncone, Adiuto e Accursio da Narni, le cui reliquie si venerano nella chiesa di Santa Croce di Coimbra in Portogallo ed una parte sono state traslate il 13 giugno 2010 nella chiesa di S. Antonio da Padova di Terni che, con l’occasione, è stata elevata con apposito decreto a Santuario Antoniano dei Protomartiri Francescani. Tale santuario è meta di uno specifico pellegrinaggio denominato “Cammino dei Protomartiri Francescani” curato dalla Compagnia dei Romei di San Michele Arcangelo con sede in Terni www.camminoprotomartiri.it www.compagniadeiromei.it. Già nel 2003 erano state traslate da Coimbra a Terni una prima parte delle reliquie dei Protomartiri Francescani in occasione della dedicazione di una nuova chiesa nel quartiere di Valenza alla Madonna Immacolata Regina della Pace, opera dell’architetto Paolo Portoghesi, all’interno della quale è stato realizzato un ciclo francescano dall’artista Stefano Di Stasio, considerato il terzo ciclo francescano esistente per importanza dopo quelli di Giotto e Benozzo Gozzoli. Da Santa Maria della Pace, ovvero la nuova chiesa di Valenza, ha origine a Terni il pellegrinaggio che termina nel santuario di Sant’Antonio da Padova, sempre a Terni, dopo avere attraversato le terre di origine dei Santi francescani su un percorso di circa 103 km. In questa guida presentiamo il Cammino dei Protomartiri Francescani, come fosse un tutt’uno o complementare con l’altro denominato “Francescano della Valle Teverina e dei Monti Amerini” che tocca luoghi noti della storia di Francesco situati nella zona meridionale dell’Umbria confinante con il Lazio, nel territorio che dalla dorsale dei Colli Amerini (o Monti di Amelia) degrada verso il fiume Tevere e va da Amelia/Narni a Baschi, come una variante e una opportunità per chi fa il Cammino della Luce e percorre l’antica Via Amerina in un senso o nell’altro. In definitiva, sia chi proviene da Assisi e va verso Roma e sia chi procede nel senso inverso, giunto ad Amelia può discostarsi per compiere uno dei due anelli (1 – Cammino Francescano della Valle Teverina e dei Monti Amerini 2 – Cammino dei Protomartiri) o il doppio anello (Cammino Francescano della Valle Teverina, dei Monti Amerini e delle Terre dei Protomartiri) e poi riprendere il Cammino della Luce dallo stesso punto, cioè da Amelia. Naturalmente è più significativo e raccomandato per chi intende compiere un pellegrinaggio francescano vero e proprio e quindi, in genere, proveniente da Roma è diretto ad Assisi. Anche San Francesco per tornare ad Assisi, dopo l’incontro avuto con il Papa Innocenzo III al quale aveva sottoposto la prima regula nella primavera del 1209, percorse certamente la via Amerina (la più corta tra Roma ed Assisi) come documentato da Tommaso da Celano, il primo biografo e contemporaneo del Poverello, che descrivendo il viaggio di ritorno attesta la sosta per circa 15 giorni di San Francesco e dei suoi 11 compagni, lungo la via nei pressi di Orte, per ragionare sul loro futuro: se dedicarsi maggiormente alla contemplazione di Dio in luoghi appartati e solitari o andare in mezzo agli uomini a predicare la Salvezza. Il luogo della sosta venne in seguito identificato dagli storici come quello sul quale era stato edificato un sacello dedicato a San Nicolao (San Nicola di Bari), andato distrutto nel corso di un bombardamento aereo durante la seconda guerra mondiale. I ruderi sono visibili sul pianoro tra Orte e Castel Bagnolo. Un altro luogo lungo ove è documentata la sosta di San Francesco lungo la via Amerina è l’Ospitale-Mercato delle Quattro Cappelle nei pressi di Castel dell’Aquila. Per quanto riguarda notizie storiche, artistiche ed altre informazioni specifiche consigliamo il pellegrino di consultare: 1) la guida turistico-spirituale di Giuseppe Cassio Oltre Assisi. Con Francesco nella Terra dei Protomartiri attraverso l’Umbria Ternana, promossa dalla Diocesi di Terni-Narni-Amelia (Edizioni Velar) reperibile presso tutte le librerie italiane, oppure presso l’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Curia Vescovile di Terni (0744/546563) beni-culturali@libero.it. 2) gli atti di convegno Come stranieri e pellegrini, i Francescani lungo l’itinerario del Corridoio Bizantino e della Via Amerina (Andrea Czortek, Anna Gasparri, Emilio Lucci, Andrea Maiarelli, Sara Muzzi, Vincenzo Paglia) Edizioni Porziuncola, reperibile presso Casa Editrice e librerie oppure presso il Centro Studi Via Amerina e Corridoio Bizantino della nostra Fondazione www.camminodellaluce.it Noi ci limiteremo ad una descrizione sommaria dei luoghi, indicando gli itinerari consigliati ed alcuni possibili punti di accoglienza. Inoltre, le indicazioni che forniamo sono relative all’ipotetico intero itinerario di pellegrinaggio che discostandosi da Amelia, si dirige prima verso le località situate nel territorio caratterizzato dalla dorsale dei Monti Amerini e dalla Valle Teverina, poi prosegue per le terre dei Protomartiri e si conclude in 9/10 giorni a Terni, da dove si può raggiungere di nuovo Amelia in autobus o a piedi con un altro giorno di cammino; ma ciascun pellegrino lo può modulare come meglio crede sia nei tempi che nei luoghi.
Franciscan Routes of theTiber Valley and the Amerino Mountains
Amelia – Alviano/Guardea (km 21,8)
Road surface: dirt road and asphalt
Walking time: 7 hrs
Level of difficulty: medium
From the Church of St. Francesco (1), through Porta Romana take Via Cinque Fonti past the Church of Cinque Fonti , where there once was a manostery, continue on Via delle Torri for a hundred meters and then up a small field (behind the former municipal slaughterhouse) to the path that goes down down to the Bridge of Orgamazza and over the Rio Grande. Follow the road that goes to the Scoglio dell’Aquilone, cross the SS 205 and continue towards the Cavallerizza, once a racetrack for horses. Follow along the wall until a make new contact with the SS 205 and continue on the dirt road that runs along it. Keeping the main road on your left you will cross a small olive grove following a series of small dirt roads and small fields for about 4 km until you get to the unmistakable silhouette of a animal food factory (2).
At this point you cross the SS 205 and turn left on the gravel road leading to Porchiano del Monte (3), crossing the asphalt road to get to the center (km 7, 8); to the left, in an ancient oaks park, there is the Church of Santa Cristina, connected by the miracle of Corpus Christi to Bolsena. A sacred tile with traces of drops of blood is preserved in the parish Church of St. Simeone at Porchiano. You may want to visit the Church for its Romanesque capitals and a fresco of the Virgin by Piermatteo d’Amelia. If you are in no hurry you can visit the church of S. Antimo that dates back to late Roman and early Middle Ages. For visits and information contact the town barber.
From Porchiano take the road to the Trinity, on the right exiting the old village, and follow it for about 500 m through the woods until you reach the homonymous church full of frescoes of the century XV. Then descend for another 200m by a path to the road that goes to Marcinano, take it on your right and continue for about 1,5 km until you come to an old fountain, continue straight on the dirt road next to the main one for another 1,5 km until reaching Lugnano (km 11,2) (4). At Lugnano visit the monastery of St. Francesco, where the miracle of the wolf and snakes took place, the church of Santa Chiara and the Collegiata a splendid Church example of Romanesque art (sec. XIII). After the visit of Lugnano continue along the sports field in the direction of the hilltop (where there is a monastery now a private home) taking the dirt road marked n. 301 for 1,2 km (Strada della Fociana e strada di Urdi) up to large electricity pole where you must turn left for 1,3 km (strada di Vallefossa); at the crossroads, take to the left for 800 meters (strada di Terra Cavata) to the asphalt road (strada di Campo Arcangelo) turn right abd follow this road for 1.4 km then take Vicolo Piagge and reach the square in front of Alviano Castle, an impressive castle around which the village stands (16,6 km from Amelia) (5). This important historical site is linked to the historical figure of Bartolomeo of Alviano (1455-1515) a famous Italian adventures and Captain.
Alviano and the Castle have also a religious importance as it is said to have been the site of the miracle of the swallows, according to which St. Francis asked the birds to be quiet while he was preaching and they obligingly obeyed. After St. Francis stay, Alviano became an important Franciscans community and many saintly and important Fathers of the order lived here for some time, such as Giovanni d’Alviano, Pascuccio degli Atti, Fedele d’ Alviano (Schiaroli), a XX Century missionary in the Amazon, and Luciano Canonici, a contemporary historian. After St Francis’ visit to Alviano (in the year 1212) the Third Order was established. On the hill above the new part of Alviano stands the Cappella delle Rondini (Chapel of Swallows) built about thirty years ago on a spot that overlooks the plain of Tiber River and the naturalistic Oasis of Alviano-Guardea, a really beautiful spot that is worth a visit by those who are not in a hurry. From the castle take Via 24 Maggio for 200 meters, then take to the left on strada dei Coccianesi or strada dell’Eremo di S. Illuminata (6) for 1,1 km. You come to the ruins of the convent and the cave of “lectulus b. Francisci “. In this convent several Franciscan fathers lived and preached, in particular Fra Ginepro, one of the most well-known companions of St. Francis for his humility and simplicity. Continue straight on the dirt road (400 m), then take to the right for 200 m and at Località Fontanacce, taka sharp left turn along the dirt road for 300 m, then take to the left strada Marrutana, go straight for about 1500 m until the intersection with Via D. Luzzi, take to left via del Marruto and after 400 meters you are in the center of Guardea (21,6 km from the start) (7). In the parish church, the relics of the blessed Pascuccio degli Atti (born in Acquasparta in 1435, patron of Guardea), Giovanni d’Alviano and Giovanni Tientalbene.
For hospitality, please contact the parish priests and local tourist office.
Guardea – Sant’Angelo di Pantanelli (comune di Baschi) (km 17)
Road surface: mostlt dirt road
Walking time: 5 hrs
Level of difficulty: easy
From the main square of Guardea go towards the old cemetery, approx. 400 meters from a monument dedicated to the war, along the road leading to the Castello del Poggio and the old part of town. Then take a left on Via Pauselli until you reach Parco Aiola, marked by a iron cross (km 1,2); on the other side continue down towards Cocciano, but you must not reach it; at the bottom of the hill take to the left the road towards the military range (poligono di tiro), until you come to the stone of San Sebastiano (km 2,2), then take via del Monastery (paved) to the square of Montecchio (km. 6,7) (8). Take via Cavour and follow it to the end. At the stop sign, go 300 m to left in Via S. Martino and turn right on via Calle dell’Oro leading to the beginning of Via del Molinello, towards the “Umbrian-Etruscan necropolis of S..Lorenzo” (9). Take via del Molinello and cross all of the necropolis area, which is worth a visit, until you get on top of the hill of Podere Raiano (B & B), 2,9 km from Montecchio (tot. km9,9). Go round the farm fence and continue for 2,1 km on the path that folows the crest of the hill for a nice stretch along a power line until you reach a more important dirt road, SP 92 (10). Turn left for km. 1.1 and take the paved road towards Le Cassette, along the same farm, continue for 1,2 km until you reach a junction with a large pink house on the right (km 14,3). Take the direction of signed as “Parco del Tevere” and follow it down until you are in front of the Shrine of St. Angelo in Pantanelli (11), on the other side of the busy road Baschi/Orvieto – Todi (km 17,2 ).
We advise you book in advance with the cultural association Pantanelli for clues on possible accommodation for the night.
Associazione Culturale Pantanelli www.associazioneculturalepantanelli.it
popmaster@associazioneculturalepantanelli.it Tel. 0744.957112 – Cell.3456789807 Fabio Picchiami, 3495771909 Francesco Pifferi, 3394362085 Gianluca Zappitelli
“”””””Dal momento che il convento si trova nella Diocesi di Orvieto, non viene trattato nel libro “oltre Assisi” edito dall’Uff. Beni Culturali della Diocesi di Terni, Narni e Amelia, pertanto riportiamo di seguito alcune informazioni riprese dalla pagine fb dell’Associazione Culturale Pantanelli che attualmente ha sede nel Convento, la cui chiesa comunque è officiata dai frati minori nei giorni festivi e in altre occasioni. Due eventi particolarmente sentiti a Pantanelli: – il perdono di Assisi il 2 agosto – la sacra rappresentazione della “PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU’ la sera di Pasqua di ogni anno Gli storici fanno risalire la fondazione del Convento di S. Michele Arcangelo (S. Angelo) di Pantanelli al 1216, quando S. Francesco era di ritorno da Firenze, dopo aver incontrato il cardinal Ugolino dei Conti di Segni. Secondo la tradizione da loro raccolta e trasmessa, il Santo assisiate, informato di questioni d’interesse e di odi tra i fratelli della nobile famiglia dei Baschi, si sarebbe interposto per far tornare la pace tra loro, e ne avrebbe ricevuto, come attestato di gratitudine, il terreno per costruire un “locus” per sé e per i suoi frati. Da un atto notarile datato 5 giugno 1235, nella «selva di Pantanelli» appare già «il luogo dei Frati Minori, che appartiene a Cristo Signore». Quello di Pantanelli risulta essere uno dei più caratteristici “luoghi” che S. Francesco sceglieva per i suoi “fratelli”. I ricordi che si allacciano alla permanenza del Poverello di Dio in quel Romitorio, e che la tradizione ha tramandato sino a noi, sono: – la “grotta di S. Francesco”: in un dirupo quasi sul fiume, parte naturale e parte accomodata da mano d’uomo: qui il Santo d’Assisi Santo si sarebbe dissetato, e questa fonte, del resto, è servita lungo i secoli ai frati, come unica sorgente di acqua potabile; – l’“elce di S. Francesco”: (su un terreno scosceso, nel folto del bosco), che la tradizione vorrebbe piantato dal Santo, come è anche memoria in una “Visita” del 1723, ove si ricorda che, avendolo un padre Guardiano venduto per far tavolini, «non fu possibile reciderlo»; – lo “scoglio di S. Francesco”: una roccia proprio sulla riva del fiume, accessibile solo quando il Tevere è in magra. Di lassù Francesco avrebbe parlato ai pesci. Narra Tommaso da Celano che il Santo «aveva tenera pietà per i pesci che, quando poteva, rimetteva nell’acqua ancor vivi dopo che erano stati presi, raccomandando loro di badare a non farsi prendere ancora». E qualche volta gli sarà capitato di ripetere il gesto anche qui, presso Pantanelli. Tutti questi ricordi sono al di fuori della fabbrica del Conventino rurale; qui niente resta di S. Francesco, ma è probabile che fin dagli inizi i frati si siano costruita una casetta almeno, e non siano vissuti fra le rocce e le grotte. Nel 1235, all’epoca dell’atto notarile menzionato, ci deve essere stata già la parte più antica dell’attuale Convento, che risulta chiaramente, del resto, assegnabile alla fine del sec. XII e inizi del sec. XIII, benché appaia più come casa comune che come convento: forse, anzi, era sede rurale della famiglia Baschi, proprietaria del terreno. Il padre Oliger precisa che deve essere riportato senz’altro a Pantanelli un fatto ricordato dallo scrittore duecentesco frate Servasanto di Faenza: «Volendo – racconta il cronista – un tal frate Giacomo di Faenza conoscere personalmente i compagni di San Francesco, fu destinato in un romitorio dell’Umbria, presso il fiume (unico che corrisponda alla descrizione è Pantanelli). Un giorno, dopo vespro, mentre frate Giacomo andava lungo la riva del fiume, gli apparve il demonio in forma di cinghiale che lo rincorse, attraverso i tetti, sia quando egli si recò in chiesa a pregare sia quando tentò di serrarsi nella cella; e fuggì solo quando il frate cominciò a scongiurarlo in nome di Dio». Ma il fatto più famoso legato alla storia di Pantanelli è il soggiorno prolungato che qui fece il celebre poeta francescano frate Iacopone da Todi. Qui Iacopone avrebbe superato la tentazione o voglia di «una corata di vitella», di cui è memoria nella Franceschina. Per vincere la tentazione di gola, Iacopone acquistò la coratella e l’appese in cella, dove ogni giorno la baciava e lambiva con la lingua, ma senza mangiarla; finché la coratella si corruppe e il convento fu ripieno della puzza. I frati, scoperto il luogo e la causa di quel fetore, posero frate Iacopone in prigione, dopo però il Signore gli apparve, lo lodò per la sua mortificazione e riempì la tetra stanza di prigione con odore soavissimo. Nella “Visita” del 1723, è rimproverato il guardiano per «il poco decoro con cui vien tenuta la stanza dove ha habitato per molti anni et ha composto le laudi il b. Jacopone da Todi». Molti storici affermano che a Pantanelli furono da Iacopone composti i «cantici» “Stabat Mater dolorosa” e “Dies irae dies illa”, e l’altro – in volgare – “O jubelo del core – che fai cantar d’amore”, collegato con la vittoria sul vizio della gola. Forse abbandonato per qualche tempo – ci volle vero coraggio da parte dei «frati devoti» per conservare alla Comunità i romitori più solitari e più confacenti allo spirito francescano, e si rischiò, in quegli anni, perfino di perdere la Verna! – fu concesso a S. Bernardino da Siena nel 1426 da papa Martino V. Sicura è la permanenza e la predicazione del B. Bernardino da Feltre, in Pantanelli, dove una volta, per ascoltarlo, concorsero da Orvieto oltre tremila persone. Più a lungo vi dimorò e vi predicò un altro famoso oratore francescano: il B. Ambrogio da Milano (intorno all’anno 1504). Famoso per santità e miracoli, vi abitò anche il B. Raffaele di Norcia, morto e sepolto (1540) nel convento di S. Francesco di Lugnano in Teverina (Terni). Dopo l’ampliamento e sistemazione – che pur oggi rimane inalterata -, sin dal sec. XVIII, il luogo di Pantanelli fu designato a Convento di recollezione. Soppresso per due volte, e successivamente riacquistato dai religiosi, S. Angelo di Pantanelli, dopo un breve periodo di abbandono, nel 1927 fu nuovamente sede di minoriti. La chiesa, semplice e povera, il cui aspetto risale al 1703, risulta di tre piccole navate con due cappelline laterali; l’interno – privo di speciali decorazioni e di grandi valori artistici – , vede sull’altare maggiore, dietro una tela del Polinori, una Crocifissione ad affresco di un seguace di Pierantonio Mezzastris. Accanto all’ingresso è un’Annunciazione, molto danneggiata, attribuita al Pastura. Un pensiero di pace e d’amore, a Pantanelli, è possibile anche nel nostro tempo.””””””””””
Pantanelli – Castel dell’Aquila (km 28)
Road surface: mostly dirt road
Walking time: 9 hrs
Level of difficulty: difficult because crossing the Amerino Mountains
Starting from the Convent of Pantanelli (11) there are two possible routes:
- on the same road to Podere Raiano for 5,4 km taking also the dirt road that comes from Raiano farm (10) for another 2,8 km, keeping on left at the crossing on the road of Cavoni, until you reach località Poggio della Volara the paved road Civitella del Lago / Montecchio (8,2 km) (13)
- take the paved road towards Todi to the dam of Corbara (1,5 km) (12) and the bridge (km 2,1), prior to which turn right on the dirt road that indicates Pomurlo Nuovo signed as track 5 /c, continue towards the Podere S. Bartolomeo (5,2 km) and take the dirt road to the left, past the farmhouse Le Cassette for 1,1 km until you reach the same point the dirt road coming from Podere Raiano farm ( 6,8 km) (10) and continue from there along the same road towards the hill Volara, keeping to the left at the fork in the road of Cavoni, until you reach the paved road Civitella del Lago / Montecchio (km 9,6 ) (13).
Practically the second option is 1.4 km longer, but it makes a different path from the one on which you arrived to Pantanelli.
Continue for 1,4 km and then turn right towards Montecchio up to a big fountain, turn left for 700 m uphill until you reach the ruins of the Petroro Castle (14) with its recently restored tower adorned by an effigy of the Virgin. Continue to the right on the road for 100 m and take the dirt road that climbs the mountain (km 11.9). You reach the pass at km 13,4 (15) and Melezzole (km 16,5) (16). Continue along the main road passing through Toscolano (17) where you can visit the church with a fresco of the Virgin of Pier Matteo di Amelia inside the church of SS. Annunziata. A native of Tuscolano, Father Faostino, a Franciscan who lived between the sec. XVI and XVII, was very active in Italy and the Holy Land, and has left us a Holy Land Itinerary manuscript dated 19 March 1654 containing a very detailed description of the holy places, pilgrimage and rituals noted during his voyage to the Middle East from 1633-1643.
From Toscolano take the dirt road linking the SP 34 to the SP 83, near the ruins of the Paragnano Castle. Once on SP 83 go to the right in the direction Aquila Castel, but we recommend you to make a visit to the ruins of the Hospital of the Market of the Four Chapels (18) situated between the castles of Paragnano and Forte Cesare taking a path from the main roadexactly at 24,4 km from the start. According to Wadding, St. Francis in his travels along the Via Amerina rested here as the place is beautiful, a corner of Umbrian countryside surrounded by oaks.
The main road will take you in 2 km to Castel dell’Aquila (19) where you can sleep in the Hostel in front of the parish of St. James relic in the town church dedicated to him.
Parrocchia of san Giacomo tel. Don Piero 0744.933623 cell. 3396531518.
Castel dell’Aquila – Foce (km 14,5)
Road surface: mostly dirt road
Walking time: 4 ½ hrs
Level of difficulty: medium
From Castel dell’Aquila (19) go towards Frattuccia, after 1 km you encounter a roundabout (20); here you can choose two alternative routes:
- taking a probable stretch of the ancient Via Amerina, from the roundabout (20) go to the left, taking Via Turrita, reach Collicello (21) and from there go up to the “cave of St. Francis” and by a path to the nearby ruins of the Convent of Santa Maria Maddalena (22 )
- go along the village and reach Località Ospedale (20a). From here a dirt road (across the paved county) leads to the Speco of San Francesco, and the ruins of the Convent of Santa Maria Maddalena (22).
We recommend the first option, a bit longer, but definitely more comfortable.
From the Speco proceed to one of the many dirt roads that go down through the forest and reach the village of Sambucetole fording the Rio Grande near the sports field and the Ponte San Leonardo (23) (from the name of a pilgrims hostel located in the neighborhood, now converted into a house). Climb up to the convent of the Cappuccini, already ancient Hospital of St. James, beyond which we head towards Cesa Leonica (24) from where you descend back to the Rio Grande and wade across it at Le Rote (25), to head then uphill towards La Gabelletta. Take the asphalt road to the left and after 300 m climb to Foce (26) by a nice path in the oak forest.
You can find accommodation in the Monastero Le Grazie, tel 0744 98392.
At Foce the Fraciscan Route of the Tiber Valley and Amerino Mountains intersects the pilgrim route of the Franciscan Proto-Martyrs which starts from the Church of S. Maria della Pace in Terni and ends always in Terni at the Shrine of the Protomartiri. In fact, from Foce you can reach Terni in another day’s journey. Those who intend to continue on the Cammino della Luce towards Rome, can go south once they have reached the Convent of the Cappuccini heading towards Amelia, a distance of about 4 km.
Connecting routes to the Franciscan Proto-Martyrs Pilgrim Route
Foce Terni (km 27,4)
Road surface: mixed
Walking time: 7,30 hrs
Level of difficulty: medium
From the church of S. Maria delle Grazie, exit the village on the provincial road to the cemetery, take the dirt road in the direction of the Romitorio or Old Granaro (27) (a Franciscan hermitage now turned into country house and conference center located at about 2.5 km from Foce, where you can also stay for the night tel 0744.982971, info@alvecchiogranaro.it). Continue along a road in the woods until you reach Capitone (28). Continue on the road towards Narni until you meet the Strada Morellino (29), reach SS 3B that goes to Narni Scalo until Strada delle Campore (30); then take the following roads Strada Marano, Strada della Selva, Strada San Faustino, Strada Fiaiola, Strada St. Giacomo, Strada di Poscargano, Strada di Morgnano, Via Sulmona, Via S. Efebo, Via Merlino di Filippo, Strada di Perticara, Strada del Borghetto, Via Ippocrate where you can visit the church of Valencia or S. Maria della Pace. (31)
Terni Amelia (km 23,4)
Road surface: mixed
Walking time: 7 hrs
Level of difficulty: medium
From the Church St. Antonio da Padova and the Franciscan Proto-martyrs (32) located in the center of Terni near the railway station, follow the order Via S. Antonio, Via Vittoria, Piazza Dalmatia, Viale Prati, Via Venti Settembre, Via Narni – SS 3 Flaminia to the junction with Via delle Campore and SS 3b (30). Reach the cemetery of Narni Scalo call and take Via della Madonna del Piano and Strada di Cigliano Basso onto SS205 Amerina (33) that will take you to Amelia (34)
MAPS
GPS
Click below to download the complete file of Assisi–Rome route. The track is divided into stages and integrated with the landmarks.
Cammino Francescano della Teverina e dei Monti Amerini
Cammino dei Protomartiri Francescani
Sintesi dei testi ripresi dal sito www.camminoprotomartiri.it dove si trovano più complete e dettagliate informazioni, riportate qui in maniera sintetica per avere una visione d’insieme (aut. Compagnia dei Romei), ma il cammino è comunque ben segnalato da idonea cartellonistica.
Terni – Stroncone (km 11) Chiesa S. Maria della Pace – Convento di San Francesco
Difficoltà: escursionistica Fondo stradale: sterrato
Il Cammino si svolge in mezzo alla natura. Tappa impegnativa per i continui saliscendi sulle colline ternane. Nella Chiesa di Santa Maria della Pace si ammira imponente ciclo pittorico sui Protomartiri Francescani dell’artista Stefano di Stasio. Lungo il cammino si visitano i resti dell’antica abbazia ina di San Benedetto in Fundis e il monastero di San Simeone, ove oggi è presente la comunità religiosa dei Ricostruttori nella Preghiera. Stroncone, città natale di Sant’Ottone, è uno dei borghi medioevali più belli dell’Umbria Ternana. La tappa si conclude al Convento di San Francesco del XIII secolo. Dalla chiesa di Santa Maria della Pace prendere a sinistra Via Ippocrate e proseguire per 300 metri, poi a destra Strada di Perticara. Proseguire per 1200 metri sino al bivio e svoltare a sinistra, poi dopo 100 metri prendere destra e proseguire per 750 metri su strada sterrata sino al prossimo bivio dove prendere a sinistra in leggera discesa e proseguire per circa 850 metri. Giunta alla strada cementata prendere a sinistra per 1800 metri in salita sino alla fonte di San Benedetto. Proseguire per altri 200 metri e girando poco a destra ci troviamo di fronte ai resti dell’abbazia di San Benedetto in Fundis (Km 5,25 dalla partenza). Costeggiando sulla destra i resti dell’abbazia poi svoltando a destra in leggera discesa lungo gli alberi di noce si trova l’apertura per effettuare la visita. Tornare al punto di arrivo e prendere il sentiero che scende a destra per circa 150 metri, al primo incrocio svoltare a sinistra all’interno del bosco. Dopo circa 1,3 Km svoltare prima a sinistra e subito dopo a destra per il sentiero in discesa. Dopo 200 metri, in una larga sterrata, si trova sulla sinistra il monastero di San Simeone (Km 7,00 dalla partenza). Proseguire per 550 metri e, alla sbarra, prendere la strada cementata in forte discesa per giungere all’abitato di Stroncone oltre il quale si trova il Convento di San Francesco. Accoglienza: Parrocchia Santi Michele Arcangelo e Nicola – p.le San Nicola 7, Stroncone tel. 0744.60561
Stroncone – Calvi dell’Umbria (km 21) Convento di San Francesco – Chiesa di S. Maria Assunta
Difficoltà: impegnativa Fondo stradale: in prevalenza sterrato
Anche questa tappa si svolge interamente in mezzo alla natura. Tappa impegnativa per il terreno fortemente accidentato. Visita di Aguzzo luogo natale di Sant’Accursio, l’Eremo di Sant’ Urbano (Sacro Speco) ove San Francesco ha soggiornato a lungo; Calvi dell’Umbria città di San Berardo. Da vedere a Calvi il Presepe monumentale in terracotta del Cinquecento conservato nell’oratorio di S. Antonio. La tappa si conclude alla Chiesa di Santa Maria Assunta. Dal sagrato di San Francesco prendere a destra sulla strada provinciale e procedere per 300 metri, dopo la prima curva prendere la stradina sulla destra in leggera discesa e all’edicola mariana voltare a sinistra. Dopo 1,2 Km prendere la Strada delle Sore per circa 2 Km sino alla provinciale. Proseguire sulla sterrata di fronte sino al secondo bivio poi verso sinistra sul torrente a guado e proseguire per 1 Km senza fare deviazioni, all’incrocio con strada asfaltata prendere a sinistra e dopo 400 metri la salita a dx che in 100 metri porta ad Aguzzo (Km 5,5 dalla partenza). Rifare l’ultimo tratto al contrario, in fondo svoltare a destra per 350 metri poi nuovamente a destra. Dopo 300 metri al bivio seguire la strada di sinistra con indicazionii per 1,5 Km. All’incrocio, dopo aver attraversato un piccolo guado, svoltare a sinistra e dopo 200 metri svoltare a destra su strada in salita per 1 Km. Si attraversa la provinciale e subito dopo svoltare a sinistra davanti ad un’edicola votiva con la statua del Cristo benedicente. Ad un nuovo incrocio con la strada asfaltata proseguire sulla sterrata e dopo 150 metri prendere ripido sentiero a sinistra per 350 metri, all’incrocio prendere il prendere sentiero che sale sulla destra. Proseguire dritti anche al prossimo incrocio ed in 600 metri si arriva allo Sacro Speco (Km 10,30 dalla partenza). Dopo la visita riprendere il sentiero di arrivo e percorrerlo in senso inverso per 300 metri. Al bivio con il tabellone/bacheca del Condominio degli Usi Civici di Vasciano prendere il sentiero sulla destra che sale, e dopo 500 metri voltare in salita sulla destra. Proseguire per circa 1 Km fino al pianoro dove si prende la sterrata verso sinistra e al primo bivio dopo 200 metri prendere a destra. Proseguire per 400 metri poi girare a sinistra per 250 metri sino ad una ampia curva a metà della quale prendere il sentiero in salita sulla destra. Dopo 250 metri a destra sulla strada sterrata per 750 sino alla strada asfaltata. Prendere a destra in discesa e proseguire per Km 2,3 sino alla pensione per cani oltre la quale si devono compiere altri 3,80 Km. All’incrocio dopo il cimitero svoltare a destra e dirigersi in discesa verso l’abitato di Calvi dell’Umbria e alla Chiesa di Santa Maria Assunta. Accoglienza: Parrocchia S. Maria Assunta e S. Valentino, Via Roma Calvi dell’Umbria tel. 0744.710125
Calvi dell’Umbria – Narni (km 27) Chiesa di S. Maria Assunta – Chiesa di S. Francesco
Difficoltà: escursionistica Fondo stradale: sterrato/asfalto
Cammino in pianura ma reso difficile sia per la lunghezza, è la tappa più lunga di tutto il Cammino, che per i numerosi saliscendi fra le colline. Questa è la tappa più ricca di luoghi da visitare di tutto il cammino. Si inizia con la Chiesa di San Michele Arcangelo antica abbazia benedettina a Schifanoia per poi proseguire con Santa Pudenziana chiesa di origine romana e Castel Sant’Angelo in Massa in origine abbazia benedettina e finire con la imponente Rocca di Albornoz. Narni terra di Sant’Adiuto, città medioevale ricca di Storia con una stupenda cattedrale e celebre per la corsa all’anello. La tappa si conclude alla Chiesa di San Francesco che risale al secolo XIII. Dalla chiesa di S. Maria superare l’arco della porta di ingresso del paese e proseguire su strada in discesa per 200 metri, proseguire su via Santa Lucia e all’incrocio prendere la strada provinciale in direzione Otricoli. Superata la Chiesa di San Francesco, proseguire direzione S. Silvestro ed il paesino di Poggiolo da dove si prosegue per 1 Km seguendo la strada sterrata fino all’asfalto; voltare a sinistra in direzione S. Maria e dopo 250 metri al primo slargo prendere la stradina in discesa sulla sinistra e proseguire per 1,5 Km. All’incrocio prendere la Strada di Colle, e proseguire per 1 Km poi Strada di Montini, Strada di Valle Orza, Strada di Collepino e proseguire per 200 metri quindi svoltare a sinistra su strada sterrata e proseguire per 1,3 Km. Al bivio prendere la strada di Moricone, giunti a Schifanoia seguire le indicazioni per la Chiesa di San Michele Arcangelo (Km 11,80 dalla partenza). Ci si dirige poi verso Vigne. Proseguire per S. Pudenziana seguendo le indicazioni stradali. Chiesa di Santa Pudenziana (Km 18,30 dalla partenza). Da Santa Pudenziana tornare sulla strada asfaltata, proseguire per 900 metri circa sino al prossimo incrocio e prendere la strada sterrata di destra per la chiesa di San Martino in Taizzano (Km 19,50 dalla partenza). Proseguire sulla stessa strada per 300 metri e al bivio dirigersi a destra per la strada provinciale 3TER/Via Tiberina, attraversare e proseguire sulla sterrata di fronte che, seguendo le indicazioni, porta al complesso di Sant’Angelo in Massa (Km 21,00 dalla partenza). Proseguire sulla strada sterrata per 3 Km fino al sottopasso della strada provinciale che attraverso un parcheggio porta alla Chiesa di Testaccio. Da qui seguire le indicazioni che portano alla Rocca di Albornoz (Km 26,10 dalla partenza). Poi attraverso Via Feronia, Via Aspromonte e Via XX Settembre giungiamo a Piazza Garibaldi. A Narni è interessante visitare almeno la cattedrale e la Chiesa di san Francesco. Accoglienza: Ostello Centro Speranza Sant’Anna Via Gattamelata, 74 05035 Narni (TR) Info Telefono e Fax: +39 0744.715217 Cellulare: +39 347.6565487 e-mail: info@ostellocentrosperanza.it
Narni – Sangemini (km 20) Chiesa di S. Francesco – Chiesa di S. Francesco
Difficoltà: escursionistica Fondo stradale: in prevalenza sterrato
La tappa si sviluppa interamente in mezzo alla splendida campagna fra Narni e san Gemini. Lungo il tracciato si visitano nell’ordine i resti del Ponte di Augusto, la meravigliosa abbazia di San Cassiano del secolo X, il Santuario della Madonna del Ponte e il Santuario di Santa Maria della Quercia. San Gemini città di San Pietro, incantevole borgo medioevale ricco di storia. La tappa si conclude alla Chiesa di San Francesco. Da Piazza dei Priori dirigersi verso Via Porta della Fiera e proseguire sino all’incrocio con strada provinciale. Prendere a sinistra il camminamento per il Ponte di Augusto che possiamo ammirare sulla sinistra.. Alla fine del sentiero ci immettiamo in uno slargo e prendiamo a destra e dopo altri 50 metri imbocchiamo a sinistra il vecchio ponte medioevale. Superato il ponte dopo altri 50 metri svoltare a sinistra in direzione Abbazia San Cassiano. ‘Abbazia di San Cassiano (Km 2,2 dalla partenza). Dopo la visita uscire dal portone secondario e riprendere a ritroso il sentiero fatto in precedenza fino alla Chiesa Santa Maria del Ponte (Km 3,4 dalla partenza). Dopo la visita prendere a sinistra fino alla strada provinciale. Proseguire lungo il cimitero e prendere la strada sterrata in salita per 600 metri sino ad intercettare la Strada Provinciale. Svoltare a sinistra e proseguire sul lato sinistro della Strada Provinciale direzione Chiesa Santa Maria della Quercia (Km 6,3 dalla partenza). Uscendo dalla chiesa prendere la stradina di sinistra per poi girare subito dopo a destra. Seguire le indicazioni che portano alla strada di Fabbrucciano da percorre per circa 7 km. G al ponte sul torrente proseguire fino all’incrocio con la strada asfaltata dove si trovano le indicazioni per Via San Rocco che si percorre per circa 1 km. Attraverso Via Socrate si giunge Strada Provinciale SS3TER. Proseguire sul marciapiede fino a Via della Misericordia e per la porta di ingresso di San Gemini. Superata la porta proseguire in Via Roma per 150 metri e sulla sinistra troviamo la Chiesa di San Francesco. Accoglienza: Parrocchia Santi Gemine e Giovanni Battista P.zza Duomo, 3 SAN GEMINI (TR)Tel. 0744.630158
Sangemini – Cesi (km 12) Chiesa di S. Francesco – Chiesa di S. Maria Assunta
Difficoltà: impegnativa Fondo stradale: sterrato
Percorso impegnativo per via della forte ascesa all’Eremo di Portaria, detto anche la Romita di Cesi e successiva discesa a Cesi entrambi effettuati lungo sentieri d montagna. Lungo il percorso si visita (a pagamento) lo splendido sito archeologico di Carsulae (antica città romana). La Romita di Cesi è uno dei più importanti conventi francescani umbri, dove frate Francesco compose la prima versione del Cantico delle Creature. Possibilità di accoglienza. Cesi borgo che si affaccia sulla conca ternana e ricco di storia. La tappa si conclude alla Chiesa di Santa Maria Assunta. Dalla Chiesa di San Francesco prendere Via Casventino, Piazza Garibaldi e via delle Mura. Appena usciti dalla porta prendere a sinistra in discesa Via San Giovanni e alla fine al bivio svoltare a sinistra in Vicolo del Sole. Giunti su Via Tuderte prendere pista ciclabile sulla destra e seguirla sino alla stazione di San Gemini. Alla fine della ciclabile continuare in Via Tiberina e appena superato cavalcavia sulla ferrovia, seguire le indicazioni per gli scavi di Carsulae ( – Km 3,9 dalla partenza). Quindi proseguire secondo le indicazioni de “la Romita”. Romita di Cesi (Km 7,3 dalla partenza). Dalla Romita scendere a Cesi (l’entrata è su una curva a destra molto stretta in discesa) entrando da Via Angelo Cesi. Proseguire per 150 metri su Via Angelo Cesi e prendere sulla destra delle scalette (dopo aver superato una piazzetta) che portano al sagrato della Chiesa di Santa Maria Assunta. Accoglienza: Suore Missionarie del Calvario Via Angelo Cesi, 42 05030 Terni Tel. 0744.242507
Cesi – Terni (km 12) Chiesa di S. Maria Assunta – Santuario Antoniano dei Protomartiri Francescani
Difficoltà: turistica Fondo stradale: in prevalenza asfalto
Tappa conclusiva del cammino dei protomartiri Francescani che si svolge in prevalenza su asfalto. Lungo il cammino si visita il Santuario di Santa Maria dell’Oro ove sorgeva l’antico convento francescano costruito per volontà di San Bernardino da Siena. Arrivo alla Chiesa di Sant’Antonio di Padova – Santuario Antoniano dei Protomartiri Francescani – meta del pellegrinaggio. Al suo interno sono riposte le reliquie dei Santi Martiri e sono presenti opere pittoriche di Piero Casentini che ornano l’altare. Dalla Chiesa di Santa Maria Assunta prendere a destra la stradina in discesa Strada Santa Maria della Bottega e proseguire per 100 circa sino ad incrociare Via Casella e girare a destra e proseguire per altri 100 in discesa sino a arrivare ad incrociare Via Bella Vista, proseguire su Viale Regina Elena, Strada della Pittura, Strada di Condotto, Strada di Mazzamorello per giungere alla stazione di Cesi. Via Giovanni Ecchio, Via delle Terre Arnolfe e proseguire sulla strada comunale per 600 metri poi svoltare a sinistra in direzione della Chiesa di San Giovanni Bosco (Km 3,20 dalla partenza) , Strada di Campomaggiore, Via Macinarotta, Via delle Cinque Strade e proseguire seguendo la strada per 1,1 km e svoltare a sinistra su Strada di Santa Maria La Rocca per circa 100 metri e svoltare a destra, poco dopo si supera un cavalcavia della superstrada, proseguendo il leggera salita al bivio prendere a sinistra e subito imboccare a destra Strada di Palmetta e proseguire per circa 1 km, appena effettuata curva a sinistra dopo 50 metri svoltare a destra in Via Colle dell’Oro e si arriva alla Chiesa di Colle dell’Oro (Km 8,5 dalla partenza). Uscendo dal piazzale della Chiesa svoltare a destra su strada bianca in discesa ed imboccare una stradina vicinale asfaltata che in 200 metri conduce sulla Strada di Rosaro. Dopo 1,1 Km e imboccare Via Piemonte e proseguire sopra cavalcavia della ferrovia fino al passaggio a livello, superato il quale siamo in Via Eugenio Chiesa: Dopo 350 metri al semaforo prendere Via Curio Dentato e dopo 100 si arriva alla meta, Chiesa di Sant’Antonio – Santuario Antoniano dei Protomartiri Francescani. Accoglienza: Parrocchia Santa Maria della Misericordia Via Tre Venezie, 9 TERNI Tel. 0744.407452 N.B.- se non risultassero chiare queste informazioni andare sul sito della Compagnia dei Romei camminoprotomartiri.it per avere informazioni più dettagliate.
GPS
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Cammino dei Protomartiti Francescani