27-29 settembre 2013
di Pierluigi Farina
Da tempo avevamo in testa di intraprendere questo cammino, partenza da Amelia destinazione Assisi, di circa 80 Km e il 27/28/29 settembre 2013, insieme ad altri pellegrini Massimiliano, Roberto, Marco e Luigino,ci siamo dati appuntamento fuori porta la mattina del 27 settembre alle ore 06,30- e affidandoci alla perfetta e ormai collaudata organizzazione del Presidente del Cammino della Luce di Amelia, Giancarlo Guerrini, abbiamo iniziato il nostro pellegrinaggio, percorso interamente sulla via Amerina, 1^ tappa Amelia – Todi, 2^ tappa Todi – Deruta, 3^ tappa Deruta – Assisi.
Avevo inizialmente pensato di scrivere un post lungo dove spiegare tutto quello che ho sentito e provato in queste 3 tappe di cammino che abbiamo vissuto con grande passione e entusiasmo !! Ma poi tornato a casa e dovendo raccontare agli amici la mia esperienza ho capito che davvero non è possibile spiegare con parole la mia storia sul cammino di San Francesco.
E’ vero, ci sono stati momenti divertenti e altri meno, personaggi strani e storie epiche, e questo sì, lo posso raccontare ma il cammino in realtà non è questo, il cammino …il pellegrinare… è un momento personale che ogni persona vive a modo suo e diversamente dagli altri.
Il vero cammino non sono le cose che accadono durante il percorso ma come vivi le situazioni, l’ intensità e l’ emozione che provi mentre ci sei dentro. Ho pensato che ci sono persone che potrebbero viverlo come una semplice passeggiata senza sentire lo spirito del cammino, o vederlo come una gita turistica…. per visitare i monumenti dei paesi che si attraversano o altri magari per assolvere i propri peccati.
Io, ma anche gli altri del gruppo di cammino, ormai credo di avere abbastanza esperienza, fatta sia sul Cammino di Santiago che sulla via Amerina per andare a Roma, ero alla ricerca di emozioni nuove e con questo spirito l’ ho vissuto e devo dire che, sono orgoglioso di me stesso, ho saputo apprezzare tutto di questo cammino, godendo delle sofferenze e dei momenti di solitudine, vivendoli senza lamenti ma con la coscienza libera.
Ogni mattina mi sono alzato e mi sono ripetuto che tutto quello che mi sarebbe capitato durante la giornata avrebbe fatto parte del cammino, nel bene e nel male, e che avrei dovuto accettarlo come mi fosse stato regalato. E così con questo spirito ogni cosa che mi…e ci è accaduta l’ ho vissuta bene, situazioni di cui mi sarei lamentato alla fine ci facevano ridere e ne gioivamo!!!
La prima tappa da Amelia a Todi , la più lunga circa 35 Km, è stato un percorso quasi interamente sterrato…con attraversamento di fossi …sentieri molto piccoli e percorsi abbastanza ostici con discese e salite molto impegnative …comunque assai affascinanti per tutto quello che ti circondava….a volte ci si fermava ad ascoltare i meravigliosi suoni della natura ….comunque prima di tutto ciò abbiamo attraversato il paese di Sambucetole, dove , in località Santa Maria in Canale si possono osservare ancora oggi i resti del ponte di epoca romana o alto medievale su cui passava la via Amerina antica, e Castel dell’aquila…dopo la discesa dalla mestaiola di S. Eurosia di Sismano i resti di un altro ponte di epoca romana sulla via Amerina, il cosiddetto ponte della Falce e poi, poco più avanti, un’altra meraviglia sempre di epoca Romana il ponte di Pesciano. Nonostante la stanchezza arriviamo alla periferia di Todi dove ci attende un’ ultima fatica , dobbiamo affrontare una fortissima salita per raggiungere l’ostello della parrocchia del Crocifisso… sofferenti ma soddisfatti e pieni di orgoglio.
La seconda tappa da Todi a Deruta di circa 25 Km, percorso interamente su strada asfaltata, siamo partiti alla buon ora, intorno alle 07,00- dopo una ricca colazione ci siamo incamminati …attraversiamo la frazione di Ponterio e proseguiamo alla volta di Pantalla…(tratti di interminabili rettilinei …costeggiando la E45), dove arriviamo intorno alle ore 11,00- tra un discorso e un altro …i piedi cominciavano a far male per il fondo stradale duro…ma non ci si arrende per questo anzi si continua il cammino più determinati…verso le 13,30 giungiamo a Casalina dove ci fermiamo per una mezz’ora a ristorarci e mangiare qualche panino…giungiamo alla periferia di Deruta esattamente nel Santuario della Madonna dei Bagni (tra Casalina e Deruta): attualmente ci vive una comunità della Caritas di Perugia coordinata da Sara e da Simone e si occupa del recupero di alcolisti e tossicodipendenti, dell’assistenza ad anziani e a ragazze madri; comunque ospitano persone con disagi di varia natura e garantiscono anche un’accoglienza “povera” ai pellegrini di passaggio. Riceviamo una fantastica e meravigliosa ospitalità, consumando insieme a loro la cena con ottimi cibi prodotti e coltivati interamente dalle persone della Comunità. Molto bello il piccolo Santuario, decorato di ex voto tutti in ceramica di Deruta, circa 700 formelle che ricoprono quasi interamente le pareti della chiesa. Ognuna ricorda il miracolo accaduto attraverso la riproduzione plastica del fatto e la data di accadimento. Curiosa anche la teca che contiene la quercia con la tazza dipinta raffigurante la Madonna ed il Bambino Gesù da cui é partita la venerazione …molto gentili i ragazzi che la custodiscono che ci hanno spiegato la storia.
La terza tappa da Deruta a Assisi di circa 20 Km, sveglia alle ore 06,00- possiamo approfittare ancora della magnifica e cordiale ospitalità della Comunità consumando una deliziosa colazione, alle ore 07,00- pronti a partire ….non appena fuori il tempo ci fa una sorpresa …stava iniziando a piovere…indossate le mantelline ci incamminiamo su asfalto bagnato direzione Pontenuovo, sosta per un veloce caffè….e si riprende il cammino sempre sotto la pioggia…scavalchiamo le colline di Bettona e in lontananza scorgiamo Assisi e la Basilica di Santa Maria degli Angeli dove arriviamo , sempre sotto la pioggia, alle ore 13,00 circa…..miracolo!!!! …ha smesso di piovere. Meravigliosa…. Fu costruita su progetto di Galeazzo Alessi e con interventi di Jacopo Barozzi da Vignola a partire dalla seconda metà del Cinquecento. In cima alla chiesa spicca la statua della Madonna rivestita in rame dorato. Ha la dignità di basilica papale….. storia…fede…arte… e scienza… facciamo visita all’interno della Basilica che contiene la chiesuola della Porziuncola, e nonostate fossi andato tante volte, rimani sempre meravigliato e affascinato da tutto ciò che ti circonda: Quello che ha reso nota in tutto il mondo la Porziuncola è soprattutto il singolarissimo privilegio dell’indulgenza, che va sotto il nome di “Perdono di Assisi”. E che da oltre sette secoli convergono verso di essa folle di pellegrini. Milioni e milioni di anime hanno varcato questa “ Porta della vita eterna” e si sono prostrate qui per ritrovare la pace e il perdono nella grande indulgenza della Porziuncola.
Fatta foto di rito e timbrata la nostra credenziale, ci incamminiamo alla volta di Assisi. Stupenda e meravigliosa… struttura che domina la vallata e ti accoglie già in lontananza!!! Gli affreschi la rendono a livello di arte unica al mondo… l’unico affresco di Cimabue è da non perdere!!! Quasi nessuno ne è a conoscenza, (mi sono documentato trovando notizie molto importanti), ma all’interno della Basilica è custodita una reliquia unica al mondo per la tradizione cristiana: il velo della Madonna con il quale avvolse il corpicino del Bambino Gesù!!! E visitabile solamente 2 volte all’anno: il giorno dell’Immacolata (8 dicembre) e il giorno dell’Assunta (15 agosto). Da non perdere!!!
Trasuda spiritualità e grazia la tomba del Santo, ma su questo non riesco a scrivere nulla o quasi… perchè è un’esperienza così intima e personale che è solamente da provare…riesco a dire solo… la tomba di San Francesco trasmette “una fortissima vibrazione”….. ..molto bella anche se c’era troppa gente … troppa fretta e non ho potuto assaporare ogni piccolo dettaglio.
Tante cose si raccontano a riguardo dei vari cammini… ho conosciuto tante persone, con esperienza maggiore della mia, che mi hanno parlato di grandi similitudini con la vita stessa, ma la voce che ho veramente ascoltato è quella che nasce dentro di me e mi parla dal profondo del mio intimo…. la mia voce: solo da essa ho capito come la filosofia del cammino è parallela a quella della vita!!! Mi piacerebbe parlarvene ma vi ho promesso un post corto e mi sembra di avere già esagerato.
Concludo dicendo che, a mio avviso, c’è una diversità che rende la vita unica e importante:
nella vita possono non esserci sempre indicazioni da seguire…..quindi la strada te la devi trovare da te!!!…Sempre con l’aiuto del Signore…e questo la rende decisamente più interessante..!!!
Un abbraccio a tutti i componenti del gruppo di cammino e un particolare ringraziamento a Giancarlo Guerrini che ci ha permesso di portare a termine questa meravigliosa esperienza.
Il pellegrino Pierluigi Farina